Nichel

 

Introduzione

ll nichel è un metallo pesante che, di per sé, non può essere considerato nocivo per la nostra salute, ma che in taluni soggetti innesca fenomeni allergici per predisposizione genetica o per eccessiva esposizione a tale elemento chimico. Il nichel, infatti, è “onnipresente”: da un lato, viene largamente impiegato nell’industria per produrre oggetti di uso comune come bottoni, cerniere, bigiotteria, chiavi, monete e cosmetici e, dall’altro, lo si trova in abbondanza in natura, essendone ricco il terreno e, di conseguenza, molta frutta e verdura.

 

Focus

Può sembrare strano che un oggetto metallico, una crema cosmetica e un alimento possano innescare problemi di origine comune, ma è esattamente ciò che avviene in presenza di un’allergia o di un’intolleranza al nichel. In sostanza la reazione scatenata da questo metallo è la medesima ovvero un’irritazione a carico dell’area interessata. Chiaramente, se si tratta di pelle, si dovranno fare i conti con semplici dermatiti; se invece è il colon a risentirne, diarrea, stipsi, gonfiore, meteorismo e squilibri di peso in eccesso o in difetto sono solo alcune delle possibili conseguenze

 

Esami e test

L’obiettivo principe nell’approccio diagnostico è accertare se la sensibilità al nichel derivi da un’allergia di natura genetica o da un’intolleranza associabile al regime alimentare. A tal fine, l’anamnesi del paziente risulta essenziale, così come l’adozione di un test genetico mirato non invasivo per eventuali conferme.

Anche il Patch Test, che consente di rilevare un’intolleranza generica al nichel, può essere uno strumento utile; consiste nell’applicazione sul dorso di un apposito “cerotto” contenente il metallo pesante che, in caso di positività, produce un eritema locale dopo 48-72 ore dall’installazione.

 

Soluzione

Come sempre, in caso di intolleranza alimentare, è necessario introdurre una dieta per esclusione che consenta all’organismo di disintossicarsi, anche se, nel caso del nichel, è forse più corretto parlare di una dieta che ne riduca fortemente l’assunzione, data la quasi onnipresenza di questo metallo pesante.

Tra i cibi più ricchi di nichel, oltre a quelli in latta, compaiono lenticchie, fagioli, cacao, nocciole e liquirizia, ma anche molte verdure come asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi e pomodori. Pure l’acqua del rubinetto ne contiene in buona quantità, soprattutto nell’industrializzata Pianura Padana.


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