Stress Ossidativo e Lipogenetica

 

Introduzione

Stress Ossidativo – Pur essendo la biologia redox molto più complessa, possiamo semplificare definendo “stress ossidativo” un esubero di ossidanti (radicali liberi e ROS) rispetto agli antiossidanti, quale condizione cellulare capace di danneggiare l’organismo.

In condizioni ottimali, infatti, il corpo riesce ad instaurare e a mantenere un equilibrio tra queste molecole antagoniste; tuttavia, in presenza di alcuni fattori e con l’avanzare dell’età, tale capacità si riduce, originando così lo stress ossidativo.

Lipogenetica – La lipogenesi è, invece, quel processo biochimico mediante cui l’organismo sintetizza acidi grassi ovvero lipidi (accumula “ciccia” per intenderci).

In particolare gli eccessi di zuccheri e carboitrati (dolci, alcol e pasta in primis), favorendo i picchi di glucosio ematico, inducono il rilascio di insulina, il cui compito è quello di contenere questo boom zuccherino inutilizzato, convertendolo in energia di riserva ovvero in grasso corporeo.

 

Focus

Verrebbe ora da chiedersi come Stress Ossidativo e Lipogenetica siano collegati tra loro. Partiamo dal presupposto che l’insulina è un ormone e che gli adipociti (le cellule che compongono il grasso) producono a loro volta ormoni e adipochine; è proprio attraverso le adipochine che il tessuto adiposo contribuisce alla produzione di ossidanti (ROS).

In altre parole il grasso accumulato dalla Lipogenetica favorisce lo Stress Ossidativo e, come in un circolo vizioso, all’aumentare dello Stress Ossidativo, aumenta anche il rilascio di adipochine fornendo così nuovo carburante allo Stress Ossidativo.

 

 

Questo sistema chiuso che porta ad ingrassare genera, inoltre, adipociti più stabili e, quindi, più difficili da utilizzare come fonte energetica anche in caso di esercizio fisico.

Se a questo aggiungiamo lo stato infiammato dei tessuti che ne deriva, dimagrire risulta davvero difficile!

 

Esami e test

Lo Stress Ossidativo porta a:

Emicrania;

Dolori muscolari;

Difficoltà nella digestione;

Sudorazione frequente;

Infiammazione dei tessuti.

E quindi a:

Stanchezza;

Obesità;

Diabete;

Malattie cardiovascolari;

Disturbi infiammatori.

Il test prevede un prelievo capillare di sangue da cui, attraverso un’apposita strumentazione da laboratorio, è possibile misurare:

Livello di stress ossidativo;

Capacità antiossidante;

Parametri ematici per quadro diagnostico.

 

Soluzione

Il piano alimentare, che ovviamente dovrà tener conto di eventuali intolleranze, stili di vita e tipologia di paziente, dovrà prevedere l’integrazione esogena di molti antiossidanti e favorire la stimolazione dei sistemi di compensazione endogena. Polifenoli, vitamine, micronutrienti ed enzimi dovranno quindi essere assunti con frutta, verdura ed integratori a necessità.


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