Lattosio

 

Introduzione

L’intolleranza al lattosio è l’incapacità dell’organismo di digerire completamente lo zucchero del latte e dei suoi derivati per insufficiente presenza dell’enzima lattasi.

E’ molto diffusa (circa un italiano su due accenna intolleranze) e può essere sia congenita sia sviluppata in età adulta per maturata carenza enzimatica.

 

Focus

Nel dettaglio esistono ben tre diverse forme di intolleranza al lattosio:

• “Intolleranza al lattosio congenita” che si manifesta sin dalla nascita per totale incapacità di sintetizzare l’enzima lattasi;

• “Intolleranza al lattosio genetica primaria” che si manifesta come conseguenza della crescita e che deriva dalla progressiva incapacità di produrre l’enzima lattasi in quantità sufficienti;

• “Intolleranza al lattosio transitoria” che può essere generata temporaneamente da malattie e traumi intestinali.

Non si tratta di un disturbo pericoloso, ma è associato a sintomi fastidiosi, come dolori addominali, gonfiore, meteorismo, diarrea e stitichezza, che possono essere evitati solo prima escludendo e poi eventualmente limitando il lattosio introdotto con l’alimentazione.

 

Esami e test

L’esame diagnostico più diffuso per accertare l’intolleranza al lattosio è il “test del respiro” o “breath test”, un esame non invasivo che consiste nell’analisi dell’aria espirata dal paziente prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio. In particolare il latte, se non digerito, fermentando produce alti livelli di idrogeno nel respiro, quale indice di positività al test.

Un’alternativa diagnostica più rapida è rappresentata dal “test genetico epiteliale per il lattosio”.

 

Soluzione

Se nella “Intolleranza al lattosio congenita” il lattosio deve essere completamente e definitivamente escluso dalla dieta, nell’eventualità di una “Intolleranza al lattosio genetica primaria” è pianificabile una sua moderata reintroduzione ad organismo disintossicato; infine, in caso di “Intolleranza al lattosio transitoria” è tendenzialmente possibile tornare a livelli di assunzione pre-intolleranza, benché in generale sia sempre consigliabile un consumo moderato di latte e latticini.


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