Celiachia

 

Introduzione

La Celiachia è un’infiammazione permanente dell’intestino indotta dal glutine; si tratta quindi di un’enteropatia scatenata dall’alimentazione che, tuttavia, si sviluppa solo ed esclusivamente nei soggetti geneticamente predisposti (circa il 3% della popolazione mondiale), tant’è che si parla di “azione auto-infiammatoria con tratti di auto-immunità”.

Ma allora perché sono così numerose le persone intolleranti al glutine?

 

Focus

L’intolleranza al glutine va distinta in due macrocategorie:

La Celiachia: di origine genetica, permanente e poco diffusa;

La Sensibilità non celiaca al glutine: di origine nutrizionale, transitoria e non rara.

Pertanto, se la Celiachia è un’intolleranza al glutine irreversibile e che non ne ammette l’assunzione, la Sensibilità non celiaca al glutine è una condizione solo temporanea, di norma originata da una dieta sbilanciata in favore di pasta, pane e altri alimenti contenenti questa molecola, che va quindi solo provvisoriamente tolta dalla dieta.

Ma che cos’è il glutine?

Il glutine è la più importante proteina di riserva del grano, della segale e dell’orzo e di molte altre specie di cereali. Tuttavia, per le sue proprietà leganti, emulsionanti e coadiuvanti è molto apprezzato nella tecnologia alimentare e quindi usato in molte produzioni, come salse e piatti pronti o anche semplicemente come additivo per impasti già contenenti glutine.

Anche per questa ragione di matrice “industriale”, l’intolleranza al glutine è attualmente piuttosto diffusa.

 

Esami e test

I sintomi con cui l’intolleranza al glutine si manifesta sono estremamente variabili, sia per gravità che per gli organi e sistemi dell’organismo colpiti. In linea di massima, si distinguono diarrea, gonfiore addominale e mal di pancia, talvolta associati a nausea, vomito e ulcere della bocca (aftosi orale e similari). Il malassorbimento intestinale che ne deriva, tra le altre conseguenze, può rallentare la crescita nei bambini, determinare la perdita di peso, generare affaticamento e carenze nutritive, alterare il ciclo mestruale, causare ansia, annebbiamento, osteoporosi e dolori muscolari e manifestarsi visivamente con perdita anomala dei capelli o dello smalto dentario.

La diagnosi di celiachia si può effettuare attraverso alcuni esami di laboratorio, come la ricerca di specifici anticorpi prodotti dall’organismo e indicativi dell’intolleranza al glutine (identificazione di IgA, IgG mirate e anticorpi anti-gliadina)

Questi esami si effettuano con un semplice prelievo di sangue.

 

Soluzione

E’ bene anzitutto evidenziare come una “vita gluten-free” non debba essere concepita come una moda da rincorrere; è infatti ascrivibile a buona pratica alimentare il diffuso consumo di farine integrali e impasti non raffinati, ma eliminare il glutine dalla propria dieta comporta la prescrizione di piani bilanciati e dettati da reali necessità fisiche.

Se nel caso della Celiachia la dieta di esclusione del glutine è tassativa e permanente, nell’eventualità di un’intolleranza non celiaca, a organismo disintossicato, è prevista una graduale e monitorata reintroduzione dei cibi contenenti glutine.


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